Cambiare casa per un bambino: affrontare il trasferimento al meglio

Cambiare casa per un bambino è una necessità sempre più avvertita i bambini iniziano a crescere. In genere il bisogno dei genitori scatta al secondo anno di età ma la preoccupazione maggiore è conoscere la reazione al cambiamento che può avere il proprio bambino. Andiamo ad analizzare come affrontare al meglio il trasferimento in una nuova casa.

Il trasloco: una necessità quando il bambino cresce

Le esigenze di una famiglia sono molto diverse da quelle di una coppia. Quando si acquista una casa da giovani non si riflette su tutte le necessità che avverranno in futuro.

Gli spazi, che in due erano sufficienti, dopo la nascita di un bambino potrebbero non garantire più una vita dignitosa. Finché il bambino è piccolo i problemi si avvertono in modo relativo, sicuramente dormire insieme nella stessa stanza non è un problema. Dopo i due anni di età una casa troppo piccola potrebbe iniziare ad essere ingombrante.

Non sempre una ristrutturazione o un arredamento studiato “ad hoc” per i piccoli spazi è la soluzione migliore. Spendere tanti soldi per poi non avere ugualmente l’effetto sperato è sicuramente contro ogni logica.

Da qui la necessità urgente di cambiare casa, ovvero cercare un appartamento nuovo che soddisfi tutti le caratteristiche di cui si ha bisogno.

Come aiutare il bambino ad affrontare questo piccolo trauma

Cambiare casa, come ogni nuova avventura, è emozionante e stimolante ma al tempo stesso crea anche un po’ di disordine emotivo, soprattutto nei bambini.
Lasciare la casa in cui si è vissuti da sempre, i propri spazi e, in un certo senso, le proprie certezze, può essere stressante per un bambino, un piccolo trauma che crea paure e angosce, specialmente nei più sensibili. Di seguito vi lasciamo qualche consiglio per far affrontare nel modo più sereno possibile il trasloco.

Non fare un cambiamento radicale

Innanzitutto, la situazione è diversa in base all’età del bambino. Se il piccolo si trova nei suoi primi due anni di vita, sarà molto più legato alle persone che gli sono vicino piuttosto che al luogo in cui ha vissuto. In questo caso è bene siate vicini al bambino per non fargli vivere da solo lo stress. Se il piccolo ha l’abitudine di dormire nella stanza dei genitori, è bene che non gli facciate subire lo shock di sentirsi solo nella nuova cameretta, magari rimanendo con lui finché non si addormenta.
Nel caso in cui il bimbo aveva già la sua stanza, per farlo adattare alla nuova cameretta, coinvolgetelo nell’arredo. Deve essere un momento divertente in cui il bimbo inizia a prendere confidenza con i suoi nuovi spazi.

 

Non far avvertire al bambino lo stato di tensione

I bambini sono molti più sensibili degli adulti e in queste situazioni catturano perfettamente gli stati emotivi dei genitori. Cercate di mantenere la calma e trasmettete ai bambini soltanto la positività della nuova esperienza. Non sfogare sui propri figli lo stress del trasloco o le proprie ansie è fondamentale. Vivete questo momento di cambiamento come atto di estremo amore per la vostra famiglia, per regalarvi delle condizioni di vita migliori.

Preparare il bambino al cambiamento

Cambiare casa è una decisione ponderata che non viene presa d’impulso. Preparate il bambino al cambiamento che avverrà da lì a breve in modo da fargli acquisire sicurezza e certezza nel mondo che lo circonda. Spiegategli fin da subito le vostre intenzioni e motivazioni per farlo entrare in confidenza con la nuova realtà e prepararsi mentalmente ed emozionalmente.

Coinvolgere il bambino negli aspetti pratici e decisionali

Portate con voi il bambino durante la vista delle nuove case per fargli toccare concretamente la realtà. Durante la visita elencate e mostrate al piccolo gli aspetti positivi dell’appartamento e come questi possono incidere favorevolmente verso di lui. Quando state cercando la nuova casa, non dimenticate di chiedere l’opinione ai vostri figli. Cercate di comprendere cosa hanno apprezzato della visita e quali sono invece i loro dubbi. Parlando a fondo con i bambini a volte si può scoprire che quella preoccupazione per loro invalicabile è in realtà una sciocchezza. Parlane con la tua agenzia immobiliare e trovate insieme la soluzione per far si che durante la visita successiva il piccolo trovi conforto in quello che per lui era un grande problema.

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