Tasse vendita casa ereditata: Quali sono le aliquote da pagare?

Se state pensando di vendere casa ereditata ma avete dubbi o perplessità sugli oneri, tasse e imposte da pagare? siete arrivati nel posto giusto al momento giusto.

Capita molto spesso di ricevere in eredità un immobile che quasi immediatamente vogliamo rivendere, perché distante, non adatto ai propri bisogni o semplicemente superfluo.
Innanzitutto sarebbe buona norma essere assistiti da persone competenti in materia, non perché la vendita casa ereditata sia particolarmente complessa ma perché è certamente una situazione delicata, in cui rientrano alcune procedure burocratiche un pò macchinose.

Per prima cosa è utile capire quali sono le tasse per la vendita di una casa ereditata per evitare sanzioni e inadempienze. Andiamo a vederle insieme, così da avere una panoramica chiara sui passi da compiere e i costi da sostenere.

tasse vendita casa ereditata

Tasse vendita casa ereditata:

LA TASSA DI SUCCESSIONE

Non fatevi ingannare dal nome: è una cosa diversa dalla dichiarazione di successione, poiché mentre nel primo caso si trattava di un documento propedeutico ai fini del reale ottenimento dei beni in eredità, qui si intende invece una tassa da pagare sull'eredità ricevuta.
Sulla vostra casa ereditata dovete pertanto pagare questa successione, le cui aliquote variano in base al grado di parentela con il proprietario defunto. LA percentuale viene calcolata sempre sul valore catastale:

  • coniuge e figli (che generalmente intendiamo essere gli eredi diretti e più importanti): 4% sul valore complessivo catastale dell'immobile, però con una franchigia di 1 milione di euro. Cosa vuol dire? La franchigia è - come per le assicurazioni ad esempio - una sorta di tetto da cui partire. In questo caso significa che coniuge e figli ereditieri, pagheranno l'aliquota assegnata solo per quanto concerne l'importo superiore alla cifra della franchigia; se il valore catastale non supera il milione di euro, non si paga nulla
  • fratelli (e sorelle): 6% sul valore catastale ma con una franchigia più bassa, pari a 100 mila euro
  • altri parenti e familiari sino al quarto grado di parentela: 6% sul valore catastale puro, quindi senza alcuna franchigia applicata
  • altri soggetti, senza parentela diretta (per esempio i conviventi): 8% sul valore catastale, anch'essi senza franchigia.

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IMPOSTA IPOTECARIA E CATASTALE

Prima ancora di presentare la dichiarazione di successione, nel momento in cui si eredita una casa si pone la necessità di pagare - come in un qualsiasi atto di compravendita per vendere casa - l'imposta ipotecaria e catastale nelle percentuali del 2% e 1% sul valore complessivo catastale, ad eccezion fatta per gli eredi con agevolazioni di prima casa (che quindi non hanno altri immobili intestati); in tal caso, la tassa ammonta a 200 euro cadauna.
A livello di costi, ricordiamo che con le imposte suddette dovrete versare anche:

  • 35 euro di tassa ipotecaria fissa per ogni trascrizione;
  • 64 euro di bollo per ogni trascrizione;
  • tributi speciali (generalmente di segreteria) in misura variabile.

LA VOLTURA CATASTALE

Entro un mese dall'avvio della pratica di successione, ricordiamo inoltre essere indispensabile la domanda di voltura catastale presso l'ufficio del catasto appartenente all'Agenzia delle entrate in cui si è depositata la pratica (oppure in quello dove è ubicato l'immobile).
I costi di tale voltura sono due:

  •  55 euro fissi di tributo catastale;
  •  16 euro ogni quattro pagine di documentazione.

Come abbiamo illustrato, le tasse sulla vendita di una casa ereditata sono diverse. Vi consigliamo pertanto di rivolgersi a professionisti qualora ci sia bisogno di ulteriore supporto sulla tassazione vendita immobile così da non incorrere in ritardi o problematiche al momento della compravendita.

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