Nel momento in cui un’agenzia immobiliare perfeziona una compravendita, acquisisce il diritto a ricevere la provvigione. Di solito, la provvigione viene corrisposta da entrambi i soggetti, l’acquirente e il venditore, ed è calcolata in percentuale, addizionata di Iva, sul prezzo della casa. Nel caso di disdetta incarico agenzia immobiliare, il cliente esercita il diritto di recesso alle condizioni, penali o meno, stabilite nel contratto sottoscritto con l’agente. La comunicazione della disdetta deve avvenire tramite raccomandata
L’agenzia immobiliare ha diritto alla provvigione stabilita quando un affare viene stipulato grazie al suo intervento. Secondo il Codice Civile, il pagamento deve avvenire quando la proposta di vendita viene accettata senza dover aspettare la conclusione dell’atto notarile. Ad incarico scaduto, i diritti dell’agenzia immobiliare sono dovuti, e quindi vanno corrisposti con le stesse modalità, se l’agente ha messo in contatto i contraenti con un lavoro rilevante ai fini della conclusione del contratto. Se il contratto preliminare viene firmato ad incarico scaduto, non è rilevante.
L’entità della percentuale agenzia immobiliare viene indicata nel contratto di mandato. Per contratto di mandato si intende quel documento che riassume gli accordi tra il proprietario dell’immobile e l’agenzia di mediazione. In quella sede, in base al valore catastale dell’immobile e alle consuetudini vigenti in quel determinato territorio, viene decisa la percentuale di provvigione.
Provare a vendere una casa senza l’ausilio dell’intermediazione immobiliare è uno di quei pochi casi in cui il detto “Tentar non nuoce” è del tutto fuori luogo. La saggezza popolare consiglia, in questo caso, di farlo a prescindere del tipo di immobile da vendere. Ma non solo: la situazione attuale del mercato impone di rivolgersi a professionisti seri, affidabili e di comprovata professionalità. Non farlo, significa perdere l'occasione di concludere un affare.
